Cantieri Navali Orlando

Il Cantiere Navale Luigi Orlando fu fondato a Livorno nel 1866 dai fratelli Orlando, che ottennero dal governo la concessione di ampie aree della zona portuale. L'area su cui nell' Ottocento sorse il Cantiere Orlando in precedenza aveva ospitato il Lazzeretto di San Rocco.

Il Cantiere si specializzò nella costruzione degli scafi e in quella di macchine. Le commesse arrivavano da tutto il mondo e si intensificarono con la Seconda Guerra Mondiale.
 

Tra le prime navi allestite nel cantiere labronico occorre ricordare la possente Lepanto, gemella dell'Italia, varata nel 1883 tra molte preoccupazioni a causa dell'inadeguatezza della darsena in cui sarebbe dovuta avvenire la discesa in mare.

Nel 1904 fu istituito il Museo Aziendale per conservare i modelli delle navi costruite dal Cantiere.

Nel 1929 la denominazione del cantiere divenne “Odero-Terni-Orlando” ed in seguito, con la costituzione dell'IRI, il cantiere perse la propria autonomia e la direzione amministrativa passò a Genova. Frattanto i catastrofici bombardamenti della seconda guerra monidiale causarono danni ingentissimi all'intera struttura.

Nel dopoguerra furono quindi avviati i lavori di ricostruzione, che procedettero tra molte difficoltà, legate soprattutto all'opposizione della direzione generale alla riapertura del cantiere labronico. Tuttavia, grazie al contributo di tutti i lavoratori e dell'intera città, l'IRI stanziò un finanziamento per la ricostruzione dello Scalo Morosini, i cui lavori cominciarono nel 1949, mentre il cantiere, insieme a quello del Muggiano, venne incorporato dall'Ansaldo.

Recentemente il cantiere, passato di proprietà, ha cambiato tipo di produzione realizzando importanti imbarcazioni da diporto inoltre ha incrementato l'attività grazie all'affidamento di alcune commesse importanti da parte della Corsica ferries.