Livorno a Tavola
Il turista in vacanza a Livorno può gustare numerosi piatti tipici locali a base di pesce. Alcuni hotel e bed and breakfast offrono pasti deliziosi inclusi nella prenotazione, ma per gustare a pieno i sapori mediterranei della cucina livornese consigliamo al turista di assaporare piatti come il caciucco alla livornese e altri nei numerosi ristoranti e agriturismi che affollano la città.
Livorno si trova in una delle zone più pescose del Mediterraneo per questo la sua cucina può contare su una grande varietà di pesci: palombi, razze, code di rospo, triglie di scoglio, saraghi, seppie e scorfani.
Forte è anche l'influsso dei sapori della terra che si traducono in ottimi salumi, carni e formaggi. Vanto dell'allevamento locale è la gallina livornese di carni squisite. Da provare anche la trippa alla livornese e il bordatino, zuppa che risale al periodo dei velieri importatori di grano saraceno. Da zuppa marinara si trasformò in zuppa campagnola della Livorno povera. Abitualmente i livornesi cucinano il bordatino con il brodo di fagioli rossi e carne del giorno precedente.
Chi visita la città non può non gustare il "cinque e cinque": una focaccia di pane francese ripiena di torta di ceci così chiamata dal detto tradizionale "cinque soldi di pane e cinque soldi di torta".
Condimento per eccellenza è l'olio extravergine di oliva, la cui produzione risale all'epoca degli Etruschi. Fruttato e leggero, si abbina perfettamente a tutte le preparazioni locali.
Nella preparazione dei dolci spicca l'influenza araba: in molte pasticcerie si trovano fruttini di marzapane simili a quelli siciliani.
I vini di Livorno
I vini della Costa degli Etruschi nella zona di Livorno sono sempre stati ritenuti di buon livello, pur senza eccellere.
Ad eccezione di uno: il Sassicaia, uno dei vini più nobili d'Europa. Frutto di un perfetto lavoro d'équipe, deve la sua fortuna al Cabernet Sauvignon che, grazie alla natura di questi terreni, riesce a dare profumi e corpo non comuni. Deve invecchiare almeno per 18 mesi in botticelle non superiori a 225 l. Altra eccezione è l'Ornellaia, uno dei migliori vini al mondo.
Nella zona di produzione di Bolgheri si contano otto tipologie: bianco, da uve Trebbiano Toscano, Vermentino e Sauvignon, rosato, rosso, rosso superiore da uve Cabernet Sauvignon, Merlot e Sangiovese; vin santo occhio di pernice da Sangiovese e Malvasia nera.
Da non perdere il ponce alla livornese, bevanda calda a base di caffè e rum, derivante dal punch inglese con influenze sudamericane per il rum e arabe per il caffè. Tra i liquori sono da provare il Sassolino, simile all'assenzio, la forte Persiana a base di anice e menta e il Tuaca dall'aroma fragrante.